☏ 340 2937351 - ✎ info@fabionovelli.it
Il Counseling Aziendale, o Sportello di Ascolto, è un servizio di counseling psicologico qualificato che l’azienda mette a disposizione dei propri dipendenti per tutelare e promuovere il benessere psicologico e la salute mentale in azienda.
Uno spazio di ascolto, aperto ad accogliere temi di vita lavorativa e personale.
Si inserisce all’interno delle iniziative di welfare, o per meglio dire di well-being, che l’azienda può implementare per creare un clima di sicurezza e di tutela del benessere dei propri dipendenti.
Sempre più evidenze scientifiche confermano che prendersi cura della salute mentale e del benessere psicologico delle persone al lavoro genera benefici sia per il singolo che per l’impresa.
Lo sportello di ascolto, assieme ad altre iniziative che l’azienda può implementare per mantenere, rafforzare o sviluppare una cultura orientata al benessere psicologico dei dipendenti, contribuisce ad alimentare la crescita dell’intera organizzazione.
I dipendenti che lavorano in aziende che si prendono cura del loro benessere psicologico sperimentano infatti:
La metodologia applicata nello Sportello di Ascolto è quella del Counseling: un intervento breve, fondato sull’ascolto attivo e focalizzato su una difficoltà del qui e ora.
Lo scopo è aiutare la persona ad affrontare e superare una difficoltà momentanea di carattere personale o professionale, permettendole di migliorare il senso di benessere e la qualità della propria vita.
L’accesso allo Sportello di Ascolto avviene generalmente in modo volontario e su prenotazione, contattando direttamente il Professionista.
I colloqui possono essere svolti presso la sede aziendale oppure online, in base a valutazioni da concordare con l’azienda.
È necessario precisare che nello Sportello di Ascolto la relazione fra il Consulente (Psicologo) e il dipendente si sviluppa all’interno di un ambiente protetto e coperto dal segreto professionale. Nulla di quanto condiviso con il dipendente potrà mai essere riportato all’esterno, se non in forma anonima e aggregata.
Il Consulente potrà comunque condividere con l’azienda una reportistica che include dati generali non riconducibili alle singole persone coinvolte. Per esempio il numero di accessi allo sportello, il numero di colloqui svolti per persona o la tipologia delle tematiche affrontate (preoccupazioni personali, relazioni interpersonali, conciliazione vita-lavoro).